E' possibile individuare nel sangue i marcatori lasciati dalle malattie come, per esempio, il Parkinson e l'Alzheimer.
Seguendo queste tracce, è possibile arrivare il prima possibile a una loro individuazione precoce.
I biomarcatori nel sangue potrebbero diventare delle alternative concrete ai più costosi e invasivi metodi oggi in uso per fare una diagnosi precoce della malattia.
Scoprire l'Alzheimer per tempo potrebbe permettere interventi medici più efficaci e indicazioni di stili di vita che possano allontanare lo sviluppo dell'Alzheimer.
Lo studio ha coinvolto 100 adulti di età compresa tra 65 e 90 anni.
Tutti senza alcun sintomo della malattia di Alzheimer all'inizio della ricerca.
È così emerso che gli individui con maggiori depositi di beta amiloide, avevano livelli più elevati del marcatore Gfap nel plasma.
Da qui l'ipotesi di esseredi fronte a un indicatore precoce della malattia.
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