Oggi ci potrebbe essere un Consiglio dei ministri che dovrebbe decidere sulla proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo.
Secondo fonti di governo, l'accelerazione è stata decisa dal premier Mario Draghi per dare un chiaro segnale sulle priorità relative alla situazione della pandemia di coronavirus.
Pd e M5s si sono schierati da subito per il proseguimento delle misure straordinarie.
La vera e propria novità è che c'è anche il sostanziale via libera della Lega.
Il via libera dei partiti di maggioranza, ma anche le notizie che arrivano dall'Europa e dalla Gran Bretagna in particolare,
dove la nuova variante sta surclassando la Delta per numero di contagi, diventando dominante,
hanno però convinto Draghi ad adottare la via della prudenza, confermando le norme di emergenza.
La decisione arriva dopo che fino all'ultimo si è esplorata la via alternativa, di non prorogare lo stato di emergenza, ritornando alla legislazione ordinaria.
Entrambe le opzioni, comunque, hanno bisogno di un intervento legislativo perché allo stato di emergenza Covid sono legate tutta una serie di norme
che dal 2020 regolano la vita degli italiani.
Una delle soluzioni, per la "fase 2" della pandemia, poteva essere quella di affidare alla Protezione civile i compiti del commissario,
oppure quella di creare una struttura di missione ad hoc a Palazzo Chigi.
Ma i tempi per preparare questi passaggi, comprese le competenze e le responsabilità che tornerebbero in capo ai vari ministeri e alle Regioni,
sono stretti e nel frattempo i contagi salgono: meglio quindi prendersi altri tre mesi e arrivare a primavera organizzati.
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