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Infarto, relazione con il sonno

Dormire poco, mette a rischio il cuore: su questa correlazione ci sono pochi dubbi, ormai.

Il legame, più volte evidenziato anche su queste colonne, è emerso da diversi studi epidemiologici che hanno evidenziato,

nelle persone che dormono meno di 5-6 ore al giorno o che hanno un sonno molto disturbato, numeri più alti in termini di incidenza (nuovi casi) e mortalità (decessi)

dovuti a eventi cardiovascolari.

Cosa determini questa correlazione, a livello cellulare, finora è rimasto poco chiaro.

Sembra esserci un filo rosso invisibile a collegare il cervello, il midollo osseo e i vasi sanguigni.

A fare da «trait d'union» tra i tre distretti, sarebbero i globuli bianchi.

Stando a quanto osservato nello studio, durante il quale alcuni topi sono stati indotti a interrompere il proprio riposo frequentemente durante la notte,

le cellule sintetizzate in eccesso tenderebbero ad accumularsi nella parete dei vasi.

Ciò determinerebbe un ispessimento delle loro pareti e causerebbe una restrizione del calibro: di fatto ciò che fa da prologo all'infarto.

 

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