Il dispositivo è stato progettato per Emma Lawton, una graphic designer di ventinove anni affetta da parkinsonismo.
Grazie al Microsoft Research Center di Cambridge, è stato possibile creare un bracciale in grado di migliorare le condizioni motorie della Lawton.
Questo dispositivo le consente addirittura di riprendere in mano il pennino e tracciare una linea retta, azione pressoché impossibile per un soggetto
affetto dal morbo di Parkinson in fase avanzata e con forti tremori agli arti superiori.
Il funzionamento di Project Emma consiste fondamentalmente nel contrastare i tremori legati alla malattia neurodegenerativa,
consentendo all'utente di riacquistare in parte il controllo delle proprie mani, altrimenti in balia dei movimenti causati dal morbo.
Nonostante il progetto possa considerarsi un successo, sia sul piano tecnologico che su quello umanitario, Project Emma non sarà commercializzato.