Uno studio ha dimostrato che grazie ai dati di movimento raccolti dagli smartwatch è possibile individuare le persone che con maggiore probabilità di sviluppare il Parkinson.
Questo fino a sette anni prima della diagnosi clinica.
Gli accelerometri contenuti nei wearable registrano impercettibili anomalie nei movimenti che preludono alle manifestazioni cliniche della malattia.
Il campione è di 103 mila persone (2016) di età compresa fra i 40 e i 49 anni.
273 persone al tempo avevano già una diagnosi di Parkinson, mentre 196 sono state diagnosticate negli anni successivi.
Proprio grazie al confronto con questi due gruppi i ricercatori hanno potuto sviluppare un'intelligenza artificiale che ha individuato segnali precoci che qualcosa stava succedendo nella
parte del cervello che degenera nella malattia di Parkinson.
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